Secondo quanto affermato da uno studio condotto da Ing Direct, una delle più note banche europee, il 10 per cento dei mutuatari italiani avrebbe scelto di trasferire il proprio mutuo mediante una surroga.
In aggiunta a tale proporzione (di per sè, già sufficientemente consistente), vi è un altro 13 per cento di italiani che si dichiara disposto a optare per la surroga, a fronte di una media europea attualmente limitata al 7 per cento.
L’aumento delle richieste di sostituzione del mutuo sembrano essere conseguenza diretta di una accresciuta difficoltà a pagare le rate da parte della clientela bancaria italiana. Di qui, infatti, la scelta di optare per la surroga, con contestuale allungamento del piano di ammortamento e, pertanto, un abbassamento proporzionale dell’importo della rata del mutuo originario.
Ad ogni modo, lo studio sottolinea altresì come non siano certamente solo gli italiani ad avere difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo. Stando alla ricerca, infatti, se il 46 per cento dei consumatori italiani dichiara di fare effettivamente fatica a rispettare tutte le scadenze in calendario, in Spagna la percentuale è addirittura più elevata, sfiorando il 50 per cento.
Le brutte notizie arrivano tuttavia se si confrontano i dati italiani con le medie europee: di norma, infatti, nel vecchio Continente la percentuale di persone in difficoltà è stabile sotto il 30 per cento.
Ricordiamo in proposito che l’operazione di surroga del mutuo è completamente gratuita, e che viene effettuata direttamente dalla banca “subentrante” senza necessità che il mutuatario estingua personalmente il rapporto presso la banca “surrogata”. Tra le varie possibilità concesse in sede di proroga, oltre all’allungamento del programma di rimborso di cui si è già avuto modo di dire, anche la possibilità di modificare la forma tecnica del tasso di interesse, con passaggio da fisso a variabile o da variabile a fisso.