La crisi dei mutui italiani è ancora molto evidente, ma il peggio sembra essere alle spalle (forse!). Secondo quanto affermano gli ultimi dati forniti da Cresme, Crif, Prometeia, Assofin, il deterioramento delle erogazioni creditizie da parte degli istituti bancari nazionali sarebbe in lento, ma deciso rallentamento.
Il 2012 si era d’altronde concluso con una riduzione delle compravendite difficilmente replicabili: – 30%. Un crollo che aveva generato una minore richiesta di finanziamenti immobiliari, poi gradualmente diminuito al -15% nel primo trimestre 2013, al – 9,2% del secondo trimestre e, successivamente, virare a un positivo + 5,5% del terzo trimestre e – probabilmente – un + 6% nel quarto.