Finalmente gli spread sui mutui casa (e non solo) inizia a calare. Secondo quanto registrato da alcuni rilevatori online, infatti, gli spread sui finanziamenti destinati all’acquisto di abitazioni sarebbero calati passando dal 3,5% di inizio 2013 al 2% di inizio 2014, portando quindi il tasso finale su soglie di convenienza particolarmente rilevanti, e trainando un crescente interesse nei confronti delle operazioni di acquisto immobiliare.
Mutui
Mutui e finanziamenti, ancora nessuna ripresa secondo dati Abi
L’Abi (Associazione Bancaria Italiana) ha pubblicato il suo consueto outlook mensile nel quale cerca di fare il punto sullo stato di salute del sistema del credito in Italia. Uno stato di salute che si contraddistingue per un incremento della rischiosità e per risultati complessivi particolarmente deludenti, in grado di pregiudicare le aspettative di pronta ripresa del comparto.
Mutui in valuta estera, occhio alle clausole abusive
Quando si contrae un mutuo in valuta estera, occorre fare molta attenzione al contenuto e al tenore letterale del contratto, visto e considerato che potrebbero far la loro sgradita scomparsa alcune clausole di natura abusiva. A precisarlo e rinnovare l’attenzione è l’Avvocato generale dell’Unione Europea, intervenuto nella causa tra due coniugi e un istituto di credito ungherese.
Ma cosa è accaduto nella fattispecie esame di pronuncia? E perchè è necessario compiere così tanta cautela in relazione ai mutui in valuta estera?
Prestiti per “necessità”: gli italiani sono sempre più poveri
Un tempo i prestiti venivano richiesti per assolvere ad alcune esigenze finanziarie pianificate: l’acquisto di un’auto, il sostegno agli studi dei figli, o ancora la copertura di spese mediche e di ristrutturazioni al proprio appartamento. Complice la crisi che da diversi anni attanaglia le tasche delle famiglie italiane, il momento dei prestiti “pianificati” è tuttavia concluso, per lasciare spazio al meno meritevole spazio dei prestiti per “necessità”.
Detrazioni mutui: nessun taglio nelle dichiarazioni 2014
Il governo ha scelto di non far scattare la clausola di salvaguardia, ricorrendo ai tagli della spending review per recuperare le risorse necessarie per evitare il taglio delle detrazioni del 19% sulle spese sanitarie, sugli interessi sui mutui per l’acquisto della casa, e tanto altro ancora. In altri termini, anche per il 2014 i milioni di contribuenti che riportano uno sconto sulle imposte pari al 19% in sede di dichiarazione dei redditi, possono ritenersi sufficientemente “salvi”.
Le buone notizie sembrano tuttavia finire qua: anche se il taglio sulle detrazioni al 19% è stato per il momento sventato, vi sono alcune voci di spesa che risentiranno pesantemente delle scelte dell’esecutivo. Basti considerare, ad esempio, ciò che accadrà nei confronti di chi ha stipulato polizze sul rischio morte e sugli infortuni.
Acquisti casa con mutuo quasi dimezzati
La casa è ancora un sogno per milioni di italiani. Un sogno che, contrariamente a quanto avveniva nel recente passato, è sempre più spesso concretizzato solo con il supporto dei propri risparmi, e non più mediante il ricorso a un mutuo ipotecario.
In altri termini, il mutuo è diventato un vero e proprio “lusso” per le famiglie italiane, che con crescente difficoltà riescono a giungere al desiderato obiettivo di indebitarsi sul medio lungo termine.